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l’utilità di questa vernice quando la spesa non ne assorbisca o superi il profitto. Ma le vernici d’argento che si danno alle monete di rame sono una pura perdita. La moneta non acquista un maggior valore per quella vernice che non le dà mai una bellezza durevole, e la vernice costa alla Zecca. Se si adoperi poi la vernice sopra monete di metallo composto, allora fa il pessimo effetto d’invitare i monetarj falsi a fabbricar monete di titolo molto inferiore ed anche di puro rame, che mediante la vernice saranno ricevute per buone. Ho detto che tali monete di metallo comporto non si devono fabbricare; ma se pure per qualche ragione a me ignota si trovasse ben fatto di fabbricarle, non sarà inutile il presente mio avviso di risparmiar la vernice.



CAP.

    una vernice, o almeno una superficiale apparenza. Ho avuto alle mani, non è gran tempo, alcuni Zecchini Veneziani di vecchia data, e consunti, talchè calavano fino ai tre o quattro grani. Questi erano assai più pallidi dei Veneziani nuovi, nè avevano più vivace colore che le altre monete d’oro comunemente. In secondo luogo la prova fatta dal Conte Carli di mandare a Venezia a far saggiare due paste, una di Gigliati, l’altra di Zecchini Veneziani, mostra chiaramente, che fusi che sono entrambi, sono indiscernibili, e per conseguenza, che il pregio del colore non è che alla superficie.