Pagina:Vasco - Della moneta, 1788.djvu/75


71

zione e Nazione può ridursi a qualche maggiore o minore spesa di trasporti, ed alla maggiore o minore abilità degli operarj di Zecca: diversità che si può con saggi regolamenti togliere o diminuire a segno che non produca più sensibile effetto alcuno. Ma quando ancora dovesse soccombere l’Erario ad una qualche picciola spesa per la fabbricazione delle monete di rame, questo danno verrebbe largamente compensato dal vantaggio di contenere i valori numerarj ad una perpetua, non dico proporzione, ma eguaglianza e identità coi reali, come spiegherò in appresso.

Riguardo alle monete d’oro e d’argento, ardirei quasi dire, che per regola generale dovrebbero far moneta solo quelle Nazioni, che hanno le miniere più vicine e più abbondanti. Dubito che i trasporti delle monete siano meno dispendiosi che i trasporti del metallo. Dubito che le leggi di que’ Paesi ove sono le miniere, influiscano molto ad innalzare il prezzo delle paste ne’ paesi lontani dalle miniere. Non ardisco avanzar niente di sicuro in questa materia, perchè non ho tutte le notizie di fatto che vi si richiedono, ma basta quanto ho detto, perchè ciascuna Nazione possa facilmente calcolare, se le conviene o no fabbricar monete d’oro o d’argento.


E 4 Resta