di diverse specie, e di togliere quelle cagioni che possono alterare i rapporti stabiliti. Bastami aver qui brevemente mostrato essere inutili queste gabelle, che si possono egualmente e meglio sulle merci riscuotere che sulle monete.
Riguardo alle paste metalliche, essendo queste considerate come merci, pare che anche nelle gabelle debbano soggiacere alle comuni leggi del mercimonio. Non è mio affare ragionar qui intorno alle imposizioni; ma a cagione della necessaria influenza che hanno sopra le monete tutte le leggi politiche riguardanti i metalli, osserverò in primo luogo, che il dazio d’uscita per i metalli nobili d’oro e d’argento è affatto superfluo. Non vi è credo Nazione alcuna, ove le miniere d’oro e d’argento non siano un articolo di regalía. Si scavano adunque le miniere, o a spese e profitto del Principe, ovvero a conto de’ particolari padroni de’ fondi, che corrispondono al Principe una determinata porzione del prodotto in pagamento della regalía. Nel primo caso si vede apertamente quanto sia inutile il dazio d’uscita, che il Principe verrebbe a pagare a se stesso. Nel secondo caso tutto il profitto che può sperare il Principe dal dazio d’uscita, lo può avere immediatamente con accrescere la porzione che se gli deve contribuire dagli