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nete fine sufficiente a provvedere la materia alla Zecca per la fabbricazione di nuove monete1. L’introduzione parimente delle monete erose forastiere non può essere d’alcun pregiudizio all’Erario, e basterà che il Principe non le accetti in pagamento de’ tributi, per levarsi ogni timore su questo articolo.

Si è visto talvolta proibire non solo le monete forestiere, ma anche le nazionali d’anterior data, sulla speranza che le possa comprare la Zecca a puro valor di metallo, e poi distribuire in vece monete assai inferiori, principalmente nella classe delle erose. Io non mi arresterò a discorrere di questo profitto, perchè non riescirà di tirare alla Zecca le monete buone bandite, che esciranno per la maggior parte dallo Stato, ovvero ciò riescendo non si sarà fatt’altro, che prender 10. per esempio


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  1. Se le monete di basso titolo fossero le più, e quelle di titolo fino fossero le meno in commercio, allora il rifiuto nei tributi delle monete inferiori in cambio di far scemare il loro numerario nel corso della Piazza, farebbe che si dasse un agio per le monete di miglior titolo, le quali così sarebbero comprate da’ sudditi a un tanto per cento di più, di quello che le spenderebbero ne’ tributi; e così il risarcimento della Zecca non si farebbe, che per mezzo d’una nuova imposizione. Ma la proibizione stessa delle monete di titolo inferiore produrrebbe il medesimo effetto. Il fatto si è che non si può mai fonder monete in Zecca senza averci discapito, come mostrerò in appresso.