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fosse la sproporzione suddetta, se entrassero ancora in paese monete erose straniere, ciò non potrebbe più recare alla Nazione alcuno svantaggio, e non servirebbe anzi che ad accrescere i veicoli del commercio dei confini, con molto profitto del pubblico.


CAP. VIII.

Non sono d’alcun vantaggio all’Erario le leggi, che vietano l’uso in commercio d’alcuna Moneta.


S

E il Principe ammetterà pei tributi le monete straniere d’oro o d’argento al valore della sua privata tariffa, al medesimo le spenderà, e non avrà l’Erario alcun discapito. Se in mancanza di metallo in pasta vorrà servirsi il Principe di monete straniere per rifonderle gli saranno più opportune quelle di titolo fino, che quelle di basso titolo, ma senza proibir quelle, basta ch’egli non le accetti pe’ tributi, perchè acquistino le monete di titolo fino un valore numerario nel corso della Piazza un poco maggiore di quello, che corrisponde ai valori reciproci delle monete, e così si conserverà sempre nel Paese l’abbondanza delle mo-


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