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CAP. VI.

Non sono d’alcun vantaggio all’Erario le leggi, che fissano il valore numerario delle Monete.


N

On si può mettere questa importantissima verità in tutta la sua luce senza distinguere varie supposizioni, e di ciascuna partitamene ragionando mostrare, che, o non recano le tariffe quel profitto all’Erario che la politica de’ passati tempi si prometteva, o lo recano per una via indiretta assai più pregiudizievole, che non sono le nuove imposizioni e gli accrescimenti degli antichi tributi.

Siavi per prima ipotesi una Nazione, in cui il valore numerario delle monete non sia fissato da alcuna tariffa, ma sia abbandonato al corso libero del commercio. Se i tributi e gli stipendj saranno fissati in valori numerarj, e non in monete effettive, ogni volta che si accresca il numerario, scemerà la quantità delle monete che riceverà il Principe dai tributi, e quella che sborserà per gli stipendj. Ma le spese che farà il Principe pel mantenimento della sua Corte, ed una quantità di piccoli salari, che corrispondono esattamente al puro


bi-