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questi porta subito necessariamente lo sbilancio nella tariffa: quindi i monopolj dei negozianti: quindi una perpetua fluttuazione di certe specie di monete, che in grande copia or entrano, ora escono dallo Stato: quindi una maggiore incostanza nei valori delle paste metalliche: quindi una perpetua incertezza e diffidenza nei Cittadini e nei piccoli negozianti nell’accettare ed apprezzare le diverse specie di monete. Per ovviare a questi disordini si sono proibite tutte, od alcune delle monete forestiere: quindi nuovi delitti fabbricati dalla legge: quindi gravissimi imbarazzi nel commercio dei confini atti a disavviare dei rami importantissimi di commercio esterno. Ecco un abbozzo dei danni cagionati dai valori numerarj, e dagli sforzi fatti dalle leggi per sostenerli. Restanvi molte osservazioni importanti a farsi sopra questa materia ch’avranno più acconcio luogo in appresso. Passerò intanto ad esaminare se i vantaggi sperati dalle leggi monetarie possano compensare i danni delle medesime e dei valori numerarj delle monete.



CAP.