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spesa che giungerebbe quasi ad uguagliare quanto riscuotono tra l’affinazione e la battitura gli zecchieri di Firenze e di Venezia. ¿Quanto non dovrebbe quest’operazione costare di più ai particolari?

Nasce da queste osservazioni una conseguenza importantissima, con cui porrò fine a questo mio discorso, ed è che mentre si cerca con varj divieti di sottrarre la moneta agli usi fabrili, si rende frustraneo il desiderio di trarre profitto dalla zecca, o almeno d’indennizzarsi delle spese; e quelle zecche che fanno monete a posta per servire all’uso delle arti, sono le sole che non soffrono alcun discapito.