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non vi sarà a temere inconveniente alcuno. Le monetazioni clandestine costano assai più che in zecca, e i pericoli cui s’espone chi fabbrica e spaccia monete di conio adulterino, non s’affrontano mai senza l’attrattiva di un forte guadagno.
Si è considerata finquì la nuova monetazione fattasi in Francia sotto l’aspetto dell’utilità pubblica, la quale si è creduto da Calonne che dovesse risultare dalla più esatta proporzione stabilita fra l’oro e l’argento. Ma egli osa di più asserire che questa nuova operazione è stata lucrosa insieme alle Finanze ed ai possessori dei luigi rifusi. Non sarebbe difficile disingannare i leggitori dimostrando la fallacia de’ suoi calcoli, ma conoscerassi più evidentemente la verità, sviluppandola con un calcolo più semplice ed intelligibile. Trenta dei vecchj luigi formavano un marco, altrettanto pesano trentadue dei nuovi. Chi avesse adunque ricevuto dalla zecca 32 luigi nuovi in cambio di 30 vecchj, avrebbe avuto il fatto suo senza alcun profitto. Avendo esibito la zecca soltanto 25 lire per ciascun luigi vecchio di giusto peso e titolo, il possessore venne a conseguire in cambio di 30 luigi vecchj 31 di nuovi, onde fu in discapito