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quantità minore d’argento, che nei paesi ove abbonda l’argento. La maggiore o minore abbondanza, e la maggiore o minore ricerca può variare sensibilmente di tempo in tempo nei luoghi medesimi. Dunque la proporzione del commercio non può essere fissa e costante. Ma supponendo che i Governi ben informati dei prezzi popolari, abbiano scelto una proporzione media tra le estreme per assegnarla alle loro monete, nasce quindi una fiducia, per cui credesi comunemente non lontana di molto dal vero quella proporzione che raccogliesi dalle tariffe dei Principi. Son nati da ciò molti sbaglj, in cui facilmente cadono coloro che per questa via esplorano la proporzione dei due metalli. La cosa è di molta importanza, e vuol essere quì sviluppata colla maggiore chiarezza.
Quando si confronta il valore dell’oro con quel dell’argento, intendesi sempre di oro e di argento purissimo. Un pezzo d’oro pesante 24 denari, se contenga 22 d’oro fino, e 2 di rame, non si considera che per 22 denari, e così dell’argento. La finezza, ossia bontà dell’oro misto con lega si suole determinare con una misura ideale che si chiama caratto. Un pezzo d’oro di qualunque peso siasi,