nel 1785, era necessaria, e che fu eseguita nella miglior maniera possibile. Le osservazioni quì annunziate del sig. D. P. tendono a confutare la dissertazione predetta. Il sig. Necker nella celebre opera sua intitolata Dell’amministrazione delle Finanze di Francia tratta nei primi capi del tomo terzo della monetazione, e termina il capo quinto con questa sentenza. Sonovi tante affinità (se così è lecito esprimersi) nella maggior parte delle questioni di economía politica, che l’amministrazione di Parigi o di Versailles non è comunemente nè assai fornita di lumi in questo genere, nè assai secondata dai lumi generali per difendersi dai sofismi, che l’interesse particolare non cessa mai di impiegare. Utilissima cosa sarebbe il riconoscere se le operazioni di Calonne abbiano giustificato quest’asserzione di Necker; ma più utile ancora l’accrescere in materia di monetazione i lumi generali tanto utili, e, il dirò pur francamente con Necker, assolutamente necessarj per diriggere e secondare il Governo qualunque volta si trova in necessità di dare qualche provvidenza in materia di monete. Questa materia, benchè di sua natura a primo aspetto semplicissima, è stata dalle opinioni di molti