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intendo di toccare con temeraria mano i sacri diritti della sovranità, quando dico, che non dipende da essa il vero reale valore delle monete. Non è questa una mancanza di diritto, ma una fisica limitazion di potenza, per cui non può il Principe mutare i necessarj rapporti delle cose, nè più fissare il valore della moneta, che determinare ad arbitrio


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    possa aver luogo questa Dottrina. Per vedere se ciò sia vero, pigliamo in esempio la moneta di carta, cui tutto il valore è dato dalla volontà del Principe. Fingiamo, ch’egli parli così a’ suoi sudditi. Sapete, che il valore della moneta è in mia mano. Datemi adunque tutte le monete che avete, ed io vi darò altrettanta carta monetata, che per voi sarà tuttuno. Se il ricusate io vi minaccio, che priverò d’ogni valore i metalli monetati, e permetterò solo il corso delle carte da me distribuite. Non sembrerebbe egli strano questo discorso? Non si ridurrebbero i popoli a ritornar all’antico uso di cambiare merci con merci, piuttosto che privarli di tutt’i metalli per aver tanta carta? In fatti non credo io mai, che alcun Principe abbia fatto un simil discorso a’ suoi sudditi, per quanto estesa ed illimitata egli credesse la sua autorità. Ma se in cambio dicesse il Principe così: Io ho bisogno di grosse somme per certe pubbliche spese straordinarie: datemi in prestito i vostri denari, io vi darò biglietti di credito, che soddisferò quando potrò; intanto, perchè non siate pregiudicati dalla dilazione del pagamento io dò a questi biglietti corso di moneta, e voglio che siano da tutti accettati in commercio, come se fossero la moneta medesima che rappresentano. Questo sarebbe un discorso ben inteso, che avrebbe il suo effetto, come lo ha avuto tante volte, dove sono stati stabiliti pubblici banchi, e per mezzo dei biglietti si è considerabilmente accresciuta la circolazione, e per conseguenza l’industria nazionale. Vedesi adunque, che la moneta di carta non ha il valore dal solo arbitrio del Principe, ma in quanto, che sono i biglietti una confessione di debito, e rappresentano la moneta metallica,