riabilità dei valori numerarj di tutte le monete in commercio.
Ma le Nazioni che non hanno moneta propria, non potranno giammai rimediare intieramente a’ disordini cagionati dall’innalzamento continuo dei valori numerarj, il quale può solo esser represso dal regolamento delle monete nazionali, per cui costringansi i valori numerarj a identificarsi perfettamente co’ valori veri. Ho esaminato pertanto a quali Nazioni convenga, e a quali no, battere moneta, ed ho trovato che è falso quanto si crede comunemente, che nella fabbricazione delle monete vi sia sempre un guadagno pel Principe, mentre anzi può egli avere molte volte del discapito, non essendo in sua mano di caricare sopra la moneta stessa la spesa della di lei fabbricazione. Ho osservato, che quanto alle monete di rame non v’è probabilmente Nazione alcuna in Europa, che non le possa battere senza discapito, e tanto basta per poter tenere in freno i valori numerarj. Quanto alle monete d’oro e d’argento ho additato un facilissimo calcolo onde conoscere se la fabbricazione delle medesime sia dispendiosa indifferente o proficua alla Nazione, e per nulla omettere di ciò che riguarda il risparmio delle spese nella fabbricazione delle monete, ho sugge-