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che non v’è forse Nazione alcuna che lo goda realmente. In fatti non v’è chi abbia pensato giammai a far le lire di soldi dodici. In secondo luogo non avendo alcuna Nazione denari effettivi, il soldo non si divide comunemente che in sei, in cinque, in quattro, o in due monete effettive. Così il soldo Bolognese e Piemontese non ha che tre divisori il 6., il 3., il 2. Il soldo Romano non ne ha che uno il 5. Il Milanese ne ha due il 4., il 2. Il Veneziano un solo il 2. Il soldo di dieci denari effettivi da me proposto ne avrà tre, cioè il 10., il 5., il 2.; onde non sarà niente inferiore ad alcun altro. Se mi domandasse taluno come potrebbesi dividere giammai nel mio sistema fra tre persone adequatamente uno scudo, una lira, un soldo: io gli chiederei come si divida in tre il soldo Milanese, come si divida in quattro il soldo Piemontese, e lo pregherei di riflettere, che non si sa, che debba più frequentemente occorrere di dividere fra tre persone uno scudo, una lira, un soldo, che una somma per esempio di quindici lire, di dodici soldi, di sei denari. Ho forse dato più importanza a questo soggetto che non meritava, e sarò forse incolpato d’essermi occupato troppo di queste minutezze; ma trattavasi di svellere con evidenti dimostrazioni dei pregiudizj forse troppo


I 2 radi-