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tro, ora in due parti: che ora si conti in uno Zecchino 9. lire, ora 10., ora 13., ora 16., ora 17., ora 21., ora 32., ora 44. ec., con sempre aggiunti alcuni soldi o anche denari. Eppure in pochi giorni s’avvezza l’uomo il più rozzo a tali cambiamenti di denominazioni, quand’abbia interesse a ben saperli, per non essere pregiudicato dalla troppo frequente frode dei contrattanti. Fingiamo ora che nel pubblicarsi la nuova monetazione si comprino dalla Zecca a giusto prezzo tutte le correnti piccole monete d’argento e di rame, e specialmente quelle poche che corrispondevano prima alle loro denominazioni, come le lire e i soldi effettivi. Avverrà, che in breve tempo le monete nuove circolanti saranno più assai che le antiche. Supponiamo che tutt’i libri delle finanze, dei pubblici monti, dei luoghi pii, dei magistrati, di tutti que’ corpi in somma che dipendono immediatamente dal Principe, siano regolati secondo il nuovo sistema di monetazione, e che i mercatanti siano avvisati di segnare in avvenire i loro crediti secondo le nuove denominazioni, sotto pena che i loro libri, fatti dopo la monetazion nuova secondo le denominazioni antiche, non faccian fede in giudizio: se questo facciasi, non si potrà a meno sicuramente, che in pochi giorni si rendano famigliarissime le


nuove