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facilità del cambio presso i pubblici cassieri, si provvederà sempre secondo il suo bisogno.


CAP. XXII.

Progressione numerica delle Monete.


D

Opo avere realizzato i valori numerarj delle monete nella maniera qui sopra spiegata, e provvisto a tutte le successive alterazioni, cui possono le monete soggiacere, sembrami che sarebbe utilissima cosa fissare nella serie delle monete una progressione più semplice e più comoda di quella che si usa comunemente. Posto che vi sia la moneta effettiva denominata denaro, e il soldo equivalente a dodici denari, perchè s’ha a fare la lira di venti soldi, e non di dodici? Perchè gli scudi non saranno nè di venti lire nè di dodici, ma di sei? La diversità dei calcoli che richiede ciascuna specie per esser ridotta alla superiore o alla inferiore, arreca all’aritmetica un imbarazzo inutilissimo. Non si potrebb’egli dunque ridurre tutte le monete nazionali ad una semplicissima progressione eguale in tutte le specie, cioè alla decimale? Io prenderei quel minimo pezzo di rame, che corri-


sponde