mente, nell’una era la morte di nostra Donna con Angeli e con dodici Apostoli e nostro Signore intorno fatta molto perfettamente. Evvi una tavola grandissima con una nostra Donna a sedere in una sedia con molti Angioli intorno. Evvi sopra la porta va nel Chiostro una mezza nostra Donna col fanciullo in braccio. E in san Giorgio una tavola perfettissima di sua mano, ancora vi sono molte altre cose. Dipinse a moltissimi signori. Dipinse nel palagio del Podestà di Firenze, dentro fece el comune come era rubato e la capella di santa Maria Madalena. Giotto meritò grandissima lode. Fu dignissimo in tutta l’arte ancora nell’arte statuaria. Le prime storie sono nell’edificio il quale fu da lui edificato del campanile di santa Reparata furono di sua mano scolpite e designate. Nella mia età vidi provvedimenti di sua mano di dette storie egregiissimamente designati. Fu perito nell’uno genere e nell’altro. Costui è quello a cui sendo da lui resultata e seguitata tanta dottrina, a cui si de’ concedere somma loda, per la quale si vede la natura procedere in lui ogni ingegno condusse l’arte a grandissima perfezione. Fece moltissimi discepoli di grandissima fama. E discepoli furono questi. Stefano fu egregissimo dottore. Fece ne’ Frati di sant’Agostino in Firenze nel chiostro primo tre storie. La prima una nave con dodici Apostoli con una grandissima turbazione di tempo e con grande tempesta, e come appare loro nostro Signore andante sopra all’acqua, e come san Piero si getta a terra della nave, e con moltissimi venti questa è eccellentissimamente fatta e con grandissima dili-