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266 TERZA PARTE

co anni cinquantacinque, & mori a di ſedici di Maggio 1529. e fu ſepolto in fsan Demenico accanto a suo padre: e volle eſſere portato alla ſepoltura veſtito da frate di san franceſco. fu perſona tanto dabene, & coſi relligioſa, e coſtumata, che mai s’vdi vſcire di sua bocca parola, che meno fuſſe, che honesta. fu diſcepolo di Franceſco, e ſeppe molto piu che il maeſtro.

Pavlo Cauazzuola Veroneſe, il quale fece molte opere in Verona: dico in Verona, perche in altro luogo non ſi ſa, che mai lauoraſſe. in san Nazzario, luogo de’ monaci neri in Verona dipinſe molte coſe a freſco, vicino a quelle di Franceſco ſuo maeſtro, che tutte ſono andate per terra nel rifarſi quella chieſa dalla pia magnanimità del Reuerendo padre don mauro Lonichi nobile Veronese, e Abbate di quel Monaſterio. dipinſe ſimilmente a freſco ſopra la caſa vecchia de’ Fumanelli nella via del Paradiſo, la Sibilla, che moſtra ad Auguſto il signor noſtro in aria nelle braccia della madre. laquale opera, per delle prime, che Paulo faceſſe, è aſſai bella. alla capella de’ Fontani in santa Maria in Organi dipinſe, pure a freſco, due Angioli nel di fuori di detta capella, cio è san Michele, e san Raffaello. in santa Eufemia nella ſtrada, doue riſponde la capella dell’Angelo Raffaello, ſopra vna fineſtra, che da lume a vn ripoſtiglio della ſcala di detto Angelo, dipinſe quello & inſieme con eſſo Tobia, guidato da lui nel viaggio, che fu belliſſima operina. a san Bernardino fece ſopra la porta del Campanello vn san Bernardino a freſco in vn tondo, e nel medeſimo muro, piu a baſſo, ſopra l’vſcio d’vn confeſsionario, pur’ in vn tondo, vn san Franceſco, che è bello, e ben fatto ſi come è anco il s. Bernardino. e queſto è quanto a i lauori, che ſi ſa Paulo hauer fatto in freſco. a olio poi nella chieſa della Madonna della Scala, all’altare della Santificazione dipinſe in vn quadro vn san Roccho à concorrenza del san Baſtiano, che all’incontro dipinſe nel medeſimo luogo il Moro. ilquale san Roccho è vna belliſſima figura. ma in san Bernardino e il meglio delle figure, che faceſſe mai queſto pittore. percioche tutti i quadri grandi, che ſono all’altare della Croce, intorno all’Ancona principale ſono di ſua mano, eccetto quello doue è il Crocifiſſo, la madonna, e san Giouanni, che è ſopra tutti gl’altri, ilquale è dimano di Franceſco ſuo maeſtro. a lato à queſto fece Paulo due quadri grandi nella parte diſopra: in vno de’ quali è Chriſto alla colonna battuto, e nell’altro la ſua coronazione dipinſe con molte figure alquanto maggiori, che il naturale. piu abaſſo nel primo ordine, cio è nel quadro principale, fece Christo depoſto di Croce, la Madonna, la Madalena, san Giouanni, Nicodemo, e Giuſeppo, & in vno di queſti ritraſſe ſe ſteſſo tanto bene, che par viuiſſimo, in vna figura che è vicina al legno della Croce, giouane, con barba roſſa, & con vno scuffiotto in capo, come allora ſi coſtumaua di portare. dal lato deſtro fece il Signore nell’orto, con i tre diſcepoli appreſſo. e dal ſiniſtro dipinſe il medeſimo con la Croce in spalla, condotto al monte Caluario. la bonta delle quali opere, che fanno troppo paragone à quelle, che nel medeſimo luogo ſono di mano del ſuo maeſtro, daranno ſempre luogo à paulo fra i migliori artefici. nel baſamento fece alcuni santi dal petto in ſu, che ſono tutti ritratti di naturale. la prima figura con l’habito di san Franceſco, fatta per vn Beato, e il ritratto di fra girolamo Recchalchi nobile Veroneſe. la figura, che è à canto a queſta fatta per san Bonauentura, e il ritratto di fra Bonauentura


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