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264 TERZA PARTE

quale opera, per coſa infreſco è molto ben diſegnata, e condotta. nella volta poi di fuori, che è tutta meſſa à oro, dipinſe in certi tondi i quattro Euangeliſti, e ne i pilaſtri dentro, e fuori fece varie figure di santi; e fra l’altre santa Eliſabetta del terzo ordine di san Franceſco, santa Helena, e santa Chaterina, che ſono figure molto belle, e per diſegno, grazia, e colorito molto lodate. queſt’opera dunque puo far fede della virtu di Domenico, e della magnificenza di quel Caualiere. mori Domenico molto vecchio, e fu ſepolto in san Bernardino doue ſono le dette opere di ſua mano.
laſciando herede delle faculta, e della virtu ſua. Franc. Morone ſuo figliuolo, il quale hauendo i primi principii dell’arte apparati dal padre, s’affaticò poi di maniera, che in poco tempo riuſci molto miglior maeſtro, che il padre ſtato non era; come l’opere, che fece a concorrenza di quelle del padre chiaramente ne dimoſtrano. dipinſe adunque Franceſco ſotto l’opera di ſuo padre all’altare del Monte nella chieſa detta di san Bernardino a olio le portelle, che chiuggono la tauola di Liberale. nelle quali dalla parte di dentro fece in vna la Vergine, e nell’altra san Giouanni Euangeliſta grandi quanto il naturale, e belliſſime, nelle faccie, che piangono, ne i panni, e in tutte l’altre parti. nella medeſima capella dipinſe a baſſo nella facciata del muro; che fa capo al tramezzo, il miracolo, che fece il Signore de i cinque pani, e due Peſci, che saziarono le turbe: doue ſono molte figure belle, e molti ritratti di naturale: ma ſopra tutte è lodato vn san Giouanni Euangeliſta, che è tutto ſuelto, e volge le reni in parte al popolo. appreſſo fece nell’iſteſſo luogo allato alla tauola, ne i vani del muro, la quale è appoggiata vn san Lodouico Veſcouo, e frate di san Franceſco, & un’altra figura. e nella volta, in vn tondo, che fora, certe teste, che ſcortano. e queſte opere tutte ſono molto lodate da i pittori Veroneſi. dipinſe nella medeſima chieſa, fra queſta capella, e quella de’ medici, all’altare della Croce, doue ſono tanti quadri di pittura, vn quadro, che ê nel mezzo ſopra tutti, doue è Christo in Croce, la Madonna, e san Giouanni, che è molto bello. e dalla banda manca di detto altare, dipinſe in vn’altro quadro, che è ſopra quello del Carota, il Signore, che laua i piedi agl’Apoſtoli, che ſtanno in varie attitudini. nella quale opera, dicono, che ritraſſe queſto pittore ſe ſteſſo in figura d’uno, che ſerue à Christo a portar l’acqua. lauoro Franceſco alla capella degl’Emilii nel Duomo vn san Iacopo, e san Giouanni, che hanno in mezzo Christo, che porta la Croce: e ſono queſte due figure di tanta bellezza, e bonta quanto piu non ſi puo diſiderare. lauorò il medeſimo molte coſe à Lonico in vna Badia de’ monaci di monte Oliueto, doue concorrono molti popoli a vna figura della Madonna, che in quel luogo fa miracoli aſſai. eſſendo poi Franceſco amiciſſimo, & come fratello di Girolamo da i libri, pittore, e miniatore, preſero a lauorare inſieme le portelle degl’Organi di santa maria in Organo, de’ frati di monte Oliueto. in vna delle quali fece Franceſco nel difuori vn san Benedetto veſtito di bianco, e san Giouanni Euangeliſta, e nel di dentro Daniello, & Iſaia profeti, con due Angioletti in aria, & il campo tutto pieno di belliſsimi paeſi. e dopo dipinſe l’Ancona dell’altare della Muletta, facendoui vn san Piero, & vn san Giouanni, che ſono poco piu d’un braccio d’altezza; ma lauorati tanto bene, & con tanta diligenza, che paiono miniati. e gl’intagli di queſt’opera fece fra Giouanni da Verona mae-


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