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426 SECONDA PARTE

VITA DI ERCOLE FERRARESE PITTORE

Se bene molto inanzi che Lorenzo Costa morisse, Ercole Ferrarese suo discepolo era in bonissimo credito, e fu chiamato in molti luoghi a lavorare, non però (il che di rado suole avvenire) volle abandonar mai il suo maestro; e più tosto si contentò di star con esso lui con mediocre guadagno e lode, che da per sè con utile o credito maggiore. La quale gratitudine, quanto meno oggi negl’uomini si ritruova, tanto più merita d’esser perciò Ercole lodato; il quale conoscendosi obligato a Lorenzo pospose ogni suo commodo al volere di lui, e gli fu come fratello e figliuolo insino all’estremo della vita. Costui dunque, avendo miglior disegno che il Costa, dipinse sotto la tavola da lui fatta in San Petronio, nella cappella di San Vincenzio, alcune storie di figure piccole