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418 | SECONDA PARTE |
l’usanza di que’ tempi. Ma se la morte sì tosto non toglieva al mondo quello spirito che tanto egregiamente operò, arebbe sì per l’avvenire con la esperienza e con lo studio operato, che vinto avrebbe d’arte tutti coloro che di grazia aveva superati. Troncogli la morte il filo della vita nella età di 28 anni; per che molto ne dolse a tutti quegli che stimavano dover vedere la perfezzione di tanto ingegno nella vecchiezza di lui: e ne rimasero più che storditi, per tanta perdita. Fu da’ parenti e da molti amici accompagnato nella chiesa de’ Servi, continuandosi per molto tempo alla sepoltura sua di mettersi infiniti epigrammi e sonetti; del numero de’ quali mi è bastato mettere solamente questo:
Come vide natura
dar Desiderio ai freddi marmi vita,
e poter la scultura
agguagliar sua bellezza alma e infinita,
si fermò sbigottita,
e disse: "omai sarà mia gloria oscura".
E piena d’alto sdegno
troncò la vita a così bell’ingegno.
Ma in van: chè se costui
diè vita eterna ai marmi, e i marmi a lui.
Furono le sculture di Desiderio fatte nel 1485, lasciò abbozzata una S. Maria Maddalena in penitenza, la quale fu poi finita da Benedetto da Maiano et è oggi in Santa Trinita di Firenze, entrando in chiesa a man destra, la quale figura è bella quanto più dir si possa. Nel nostro libro sono alcune carte disegnate di penna da Desiderio, bellissime, et il suo ritratto si è avuto da alcuni suoi da Settignano.
FINE DELLA VITA DI DESIDERIO DA SETTIGNANO, SCULTORE