Pagina:Vasari - Le vite de’ piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 1-2, 1568.djvu/4



benignità di colui, a cui viuono tutte le coſe, tanto uiuuto, che io abbia queſto libro quaſi tutto fatto di nuouo: percioche come ne ho molte coſe leuate, che ſenza mia ſaputa, & in mia aſſenza vi erano, non ſo come, ſtate poſte, & altre rimutate, coſi ve ne ho molte utili, e neceſſarie, che mancauono, aggiunte. E ſe le effigie, e ritratti, che ho poſti di tanti valenti huomini in queſta opera, de i quali una gran parte ſi ſono auuti con l’aiuto, e per mezzo di Voſtra Ɛccellentia: non ſono alcuna volta ben ſimili al vero, e non tutti hanno quella proprietà, e ſimiglianza, che ſuol dare loro la viuezza de colori, non è però che il diſegno, & i lineamenti non ſieno ſtati tolti dal vero, e non ſiano e propij, e naturali: ſenza che eſſendomene una gran parte ſtati mandati dagli amici, che ho in diuerſi luoghi, non ſono tutti ſtati diſegnati da buona mano. Non mi è anco ſtato in cio di piccolo incommodo la lontananza, di chi ha queſte teſte intagliate, però che ſe fußino ſtati gli intagliatori appreſſo di me, ſi ſarebbe per auuentura intorno a cio potuto molto piu diligenza, che non ſi è fatto, uſare. Ma comunche ſia, abbiano i virtuoſi, e gli artefici noſtri, a comodo, e benefizio de quali mi ſono meſſo a tanta fatica, di quanto ci aueranno di buono, d’utile, e di gioueuole, obbligo in tutto a Voſtra Ɛccellenza Illuſtrißima, poi che in ſtando io al ſeruigio di lei, ho auuto con lo ozio, che le è piaciuto di darmi, & col maneggio di molte anzi infinite ſue coſe, comodità di met-


tere