Pagina:Vasari - Le vite de’ piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 1-2, 1568.djvu/262

166 PRIMA PARTE

(versione diplomatica)


(versione critica)


prudenza degl’uomini, ebbe sempre l’animo disposto a contentarsi di quello che il mondo et il tempo recava, onde sopportò con animo moderato e quieto il bene et il male che gli venne dalla fortuna. E veramente non si può dire quanto i costumi gentili e la modestia con l’altre buone creanze siano onorata compagnia a tutte l’arti, ma particolarmente a quelle che dall’intelletto e da’ nobili et elevati ingegni procedono, onde doverebbe ciascuno rendersi non meno grato con i costumi, che con l’eccellenza dell’arte. Ambruogio, finalmente, nell’ultimo di sua vita fece con molta sua lode una tavola a Monte Oliveto di Chiusuri; e poco poi, d’anni 83, passò felicemente e cristianamente a miglior vita. Furono le opere sue nel milletrecentoquaranta. Come s’è detto, il ritratto di Ambruogio si vede di sua mano in S. Procolo nella predella della sua tavola con un capuccio in capo. E quanto valesse nel disegno si vede nel nostro libro, dove sono alcune cose di sua mano, assai buone.

FINE DELLA VITA D’AMBRUOGIO LORENZETTI