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118 PRIMA PARTE

(versione diplomatica)


(versione critica)


intagliata in una sorte di pietra ch’è in quel paese. Sotto le dette finestre sono nella facciata alcune lettere, che s’intendono più per discrezione, che perchè siano o in buona forma o rettamente scritte, nelle quali si legge il millesimo et al tempo di chi fu fatta questa opera. Fu anco di mano del medesimo il disegno della chiesa di S. Ciriaco d’Ancona. Morì Margaritone d’anni LXXVII, infastidito, per quel che si disse, d’esser tanto vivuto, vedendo variata l’età e gl’onori negl’artefici nuovi. Fu sepolto nel Duomo vecchio fuor d’Arezzo in una cassa di trevertino, oggi andata a male nelle rovine di quel tempio; e gli fu fatto questo epitaffio:

Hic jacet ille bonus pictura Margaritonus, cui requiem Dominus tradat ubique pius.

Il ritratto di Margaritone era nel detto Duomo vecchio di mano di Spinello nell’istoria de’ Magi, e fu da me ricavato prima che fusse quel tempio rovinato.

FINE DELLA VITA DI MARGARITONE