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VITA D'ARNOLFO 89

(versione diplomatica)


la, ne di buona maniera, ma ſolamente grandiſsimi, e magnifici, ſono degni nondimeno di qualche conſiderazione. Furono fatti dunque al tempo di Lapo, e d’Arnolfo ſuo figliuolo molti edifizij d’importanza in Italia, e fuori, de’ quali non ho potuto trouare io gl’architettori, come ſono la Badia di Moreale in Sicilia, il Piſcopio di Napoli, la Certoſa di Pauia, il Duomo di Milano, ſan Piero, e ſan Petronio di Bologna, & altri molti, che per tutta Italia fatti con incredibile ſpeſa ſi veggiono Iquali tutti edificij, hauendo io veduti, & conſiderati, e coſi molte Sculture di que’ tempi, e particolarmente in Rauenna, e non hauendo trouato mai, non che alcuna memoria de’ Maeſtri, ma ne anche molte volte, in che milleſimo fuſſero fatte, non poſſo ſe non marauigliarmi della goffezza, & poco diſiderio di gloria degl’huomini di quell’età. Ma tornando a nostro propoſito, dopo le fabriche dette di ſopra, cominciarono pure a naſcere alcuni di ſpirito piu eleuato, iquali ſe non trouarono, cercarono almeno di trouar qualche coſa di buono. Il primo fu Buono delquale non ſo ne la patria, ne il cognome, perche egli steſſo, facendo memoria di ſe in alcuna delle ſue opere, non poſe altro, che ſemplicemente il nome. Costui, ilquale fu Scultore, & Architetto fece primieramente in Rauenna molti palazzi, & Chieſe, & alcune Sculture ne gl’anni di nostra ſalute 1152 per le quali coſe venuto in cognizione fu chiamato a Napoli doue fondò, ſe bene furono finiti da altri, come ſi dirà, Caſtel Capoano, & Caſtel dell’Vuouo, & dopo al tempo di Domenico Moroſini doge di Vinezia, fondò il Campanile di S. Marco con molta conſiderazione, & giudizio, hauendo coſi bene fatto palificare, e fondare la piatea di quella torre, ch’ella non ha mai moſſo vn pelo, come hauer fatto molti edifizij fabricati in quella Città inanzi a lui, ſi è veduto, e ſi vede. E da lui forſe appararono i Viniziani a fondare nella maniera, che hoggi fanno i belliſsimi, & ricchiſsimi edifizij, che ogni giorno ſi fanno magnificamente in quella nobiliſsima Città. Bene è vero, che non ha questa torre altro di buono in ſe, ne mauiera, ne ornamento, ne in ſõma coſa alcuna, che ſia molto lodeuole. Fu finita ſotto Anastaſio quarto, & Adriano quarto, põtefici, l’anno 1154. Fu ſimilmente Architettura di buono la Chieſa di S. Andrea di Piſtoia, e ſua Scultura vn’Architraue di marmo, che è ſopra la porta; pieno di figure fatte alla maniera de’ Gotti, nelquale Architraue è il ſuo nome intagliato, e in che tempo fu da lui fatta quell’opera, che fu l’anno 1166. Chiamato poi a Firenze, diede il diſegno di ringrandire, come ſi fece, la Chieſa di Santa Maria Maggiore, la quale era allhora fuor della Città et hauuta in Venerazione, per hauerla ſagrata Papa Pelagio molti anni inanzi; & per eſſer quanto alla grandezza, e maniera aſſai ragioneuole corpo di Chieſa.

Condotto poi Buono da gl’Aretini nella loro Città, fece l’habitazione vecchia de ſignori d’Arezzo, cio è un Palazzo della maniera de’ Gotti, & appreſſo a quello vna Torre per la Campana; Ilquale edificio, che di quella maniera era ragioneuole, fu gettato in terra, per eſſere dirimpetto, & aſſai vicino alla fortezza di quella Città, l’anno 1533 pigliando poi l’arte alquanto di miglioramẽte, per l’opere d’un Guglielmo di nazione (Credo io) Tedeſco, furono fatti alcuni edifizij di grandiſsima ſpeſa, e d’un poco migliore maniera: perche questo Guglielmo, ſecondo, che ſi dice, l’anno 1174. inſieme con Bonanno Scultore fondò in Piſa il Campanile del Duomo, doue ſono alcune parole intaglia


(versione critica)


la, ne di buona maniera, ma solamente grandissimi, e magnifici, sono degni nondimeno di qualche considerazione. Furono fatti dunque al tempo di Lapo, e d’Arnolfo suo figliuolo molti edifizij d’importanza in Italia, e fuori, de’ quali non ho potuto trovare io gl’architettori, come sono la Badia di Moreale in Sicilia, il Piscopio di Napoli, la Certosa di Pavia, il Duomo di Milano, san Piero, e san Petronio di Bologna, e altri molti, che per tutta Italia fatti con incredibile spesa si veggiono. I quali tutti edificij, avendo io veduti, e considerati, e cosi molte Sculture di que’ tempi, e particolarmente in Ravenna, e non avendo trovato mai, non che alcuna memoria de’ Maestri, ma ne anche molte volte, in che millesimo fussero fatte, non posso se non maravigliarmi della goffezza, e poco disiderio di gloria degl’uomini di quell’età. Ma tornando a nostro proposito, dopo le fabriche dette di sopra, cominciarono pure a nascere alcuni di spirito piu elevato, i quali se non trovarono, cercarono almeno di trovar qualche cosa di buono. Il primo fu Buono del quale non so ne la patria, ne il cognome, perche egli stesso, facendo memoria di se in alcuna delle sue opere, non pose altro, che semplicemente il nome. Costui, il quale fu Scultore, e Architetto fece primieramente in Ravenna molti palazzi, e Chiese, e alcune Sculture ne gl’anni di nostra salute 1152 per le quali cose venuto in cognizione fu chiamato a Napoli dove fondò, se bene furono finiti da altri, come si dirà, Castel Capoano, e Castel dell’Uovo, e dopo al tempo di Domenico Morosini doge di Vinezia, fondò il Campanile di S. Marco con molta considerazione, e giudizio, avendo cosi bene fatto palificare, e fondare la piatea di quella torre, ch’ella non ha mai mosso un pelo, come aver fatto molti edifizij fabricati in quella Città inanzi a lui, si è veduto, e si vede. E da lui forse appararono i Viniziani a fondare nella maniera, che oggi fanno i bellissimi, e ricchissimi edifizij, che ogni giorno si fanno magnificamente in quella nobilissima Città. Bene è vero, che non ha questa torre altro di buono in se, ne maniera, ne ornamento, ne in somma cosa alcuna, che sia molto lodevole. Fu finita sotto Anastasio quarto, e Adriano quarto, pontefici, l’anno 1154. Fu similmente Architettura di Buono la Chiesa di S. Andrea di Pistoia, e sua Scultura un’Architrave di marmo, che è sopra la porta; pieno di figure fatte alla maniera de’ Gotti, nel quale Architrave è il suo nome intagliato, e in che tempo fu da lui fatta quell’opera, che fu l’anno 1166. Chiamato poi a Firenze, diede il disegno di ringrandire, come si fece, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la quale era allhora fuor della Città et avuta in Venerazione, per averla sagrata Papa Pelagio molti anni inanzi; e per esser quanto alla grandezza, e maniera assai ragionevole corpo di Chiesa.

Condotto poi Buono da gl’Aretini nella loro Città, fece l’abitazione vecchia de<’> signori d’Arezzo, cio è un Palazzo della maniera de’ Gotti, e appresso a quello una Torre per la Campana; il quale edificio, che di quella maniera era ragionevole, fu gettato in terra, per essere dirimpetto, e assai vicino alla fortezza di quella Città, l’anno 1533. Pigliando poi l’arte alquanto di miglioramente, per l’opere d’un Guglielmo di nazione (Credo io) Tedesco, furono fatti alcuni edifizij di grandissima spesa, e d’un poco migliore maniera: perche questo Guglielmo, secondo, che si dice, l’anno 1174 insieme con Bonanno Scultore fondò in Pisa il Campanile del Duomo, dove sono alcune parole intaglia

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