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78 PROEMIO

nell’antichissimo Tempio di San Giovanni nella città loro. Nel medesimo tempo la pittura, che era poco meno, che spenta affatto, si vide andare riacquistando qualche cosa, come ne mostra il musaico, che fu fatto nella capella maggiore della detta chiesa di San Miniato.

     Da cotal principio adunque, cominciò à crescere à poco à poco in Toscana il disegno, et il miglioramento di queste Arti, come si vide l’Anno mille, et sedici nel dare principio i Pisani alla fabbrica del Duomo loro: perche in quel tempo fu gran cosa mettere mano à un corpo di Chiesa cosi fatto di cinque Navate, et quasi tutto di marmo dentro, et fuori. Questo Tempio, ilquale fu fatto con ordine, et disegno di Buschetto Greco da Dulicchio, Architettore in quell’età rarissimo fu edificato, et ornato da i Pisani d’infinite spoglie condotte, per mare, essendo eglino nel colmo della grandezza loro, di diversi lontanissimi luoghi, come ben mostrano le colonne, base, capitegli, cornicioni, et altre pietre d’ogni sorte, che vi si veggiono. Et perche tutte queste cose erano, alcune piccole, alcune grandi, et altre mezzane, fu grande il giudizio, et la virtù di Buschetto nell’accomcommodarle, et nel fare lo spartimento di tutta quella fabbrica, dentro, et fuori molto bene accommodata: Et oltre all’altre cose nella facciata dinanzi con gran numero di colonne accommodò il diminuire del frontespizio molto ingegnosamente, quello di varij, et diversi intagli d’altre colonne, et di statue antiche adornando, si come anco fece le porte principali della medesima facciata: fra le quali, cioè allato à quella del carroccio, fu poi dato à esso Buschetto honorato sepolcro con tre Epitaffij, dequali è questo uno, in versi Latini, non punto dissimili dall’altre cose di que’ tempi.


Quod vix mille boum possent iuga iuncta movere,
Et quod vix potuit per mare ferre ratis,
Buschetti nisu, quod erat mirabile visu,
Dena puellarum turba levavit onus.


Et perche si è di sopra fatto menzione della chiesa di Santo Apostolo di Firenze, non tacerò, che in un marmo di essa dall’uno de lati dell’Altare maggiore si leggono queste parole. VIII°. V°. DIE VI APRILIS in resurectione DOMINI KAROLUS Francorum rex a Roma revertens, ingressus Florentiam cum magno gaudio, et tripudio susceptus, civium copiam torqueis aureis decoravit. ECCLESIA Sanctorum Apostolorum in Altari inclusa est lamina plumbea, in qua descripta apparet præfata fundatio; et consecratio facta per ARCHIEPISCOPUM TURPINUM, testibus ROLANDO et ULIVERIO.

     L’edifizio sopradetto del Duomo di Pisa svegliando per tutta Italia, et in Toscana massimamente l’animo di molti à belle imprese fu cagione, che nella Città di Pistoia si diede principio l’Anno mille et trentadue alla Chiesa di San Paulo, presente il beato Atto, Vescovo di quella Città, come si legge: in un contratto fatto in

quel