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ARCHITETTVRA 17
libre l’uno, & qualche volta venti; che di queſti ne hanno di piu ſorte, per far maggiori & minori buche, & gli ſeruon queſti per finire ogni ſorte di lauoro, & condurlo a perfettione. De’ marmi bianchi venati di bigio gli ſcultori & gli architetti ne fanno ornamenti per porte, & colonne per diuerſe caſe: ſeruonſene per pauimenti, & per incroſtatura nelle lor fabriche; & gli adoperano a diuerſe ſorti di coſe: ſimilmente fanno di tutti i marmi miſchiati. I marmi Cipollini ſono vn’altra ſpecie di grana, & colore differente, & di queſta ſorte n’è anchora altroue che a Carrara; & queſti il piu pendono in verdiccio: & ſon pieni di vene, che ſeruono per diuerſe coſe, & non per figure. Quegli che gli ſcultori chiamano Saligni, che tengono di congelatione di pietra, per eſſerui que’luſtri ch’appariſcono nel ſale, & traſpaiono alqua͂to; è fatica aſſai a farne le figure: perche hanno la grana della pietra ruuida & groſſa: & perche ne’ tempi humidi gocciano acqua di continuo, o vero ſudano. Quegli, che ſi dimandano Campanini, ſon quella ſorte di marmi, che ſuonano quando ſi lauorano; & hanno vn certo ſuono piu acuto degli altri, queſti ſon duri, & ſi ſchiantano piu facilmente, che l’altre ſorti ſudette; & ſi cauano a Pietraſanta. A Serauezza ancora in piu luoghi, & a Campiglia ſi cauano alcuni marmi, che ſono per la maggior parte boniſsimi per lauoro di quadro, e ragioneuoli ancora alcuna volta per ſtatue, & in quel di Piſa, al mo͂te a s. Giuliano, ſi caua ſimilme͂te vna ſorte di marmo bianco, che tiene d’albereſe, e di queſti è incroſtato di fuori il Duomo, & il campoſanto di Piſa, oltre a molti altri ornamenti che ſi veggono in quella città fatti del medeſimo. & ᵱche gia ſi conduceuano i detti marmi del monte a S. Giuliano in Piſa co͂ qualche incommodo, & ſpeſa: Hoggi hauendo il Duca Coſimo, coſi per ſanare il paeſe, come per ageuolare il condurre i detti marmi, & altre pietre, che ſi cauano di que’ monti, meſſo in canale diritto il fiume d’Oſoli, & altre molte acque, che ſorgeano in que’ piani con danno del paeſe; ſi potranno ageuolmente per lo detto canale condurre i marmi, o lauorati, o in altro modo con piccioliſsima ſpeſa, & con grandiſsimo vtile di quella città, che è poco meno, che tornata nella priſtina grandezza, mercè del detto S. Duca Coſimo, che non ha cura, che maggiormente lo prema, che d’aggrandire, & rifar quella Città, che era aſſai mal condotta innanzi, che ne fuſſe ſua Eccel. Signore.
Cauaſi vn altra ſorte di pietra chiamata Treuertino, il quale ſerue molto per edificare, & fare anchora intagli di diuerſe ragioni; che per Italia in molti luoghi ſe ne va cauando, come in quel di Lucca, & a Piſa, & in quel di Siena da diuerſe bande, ma le maggiori ſaldezze, & le migliori pietre, cio è quelle che ſon piu gentili, ſi cauano in ſul fiume del Teuerone a Tigoli, ch’è tutta ſpecie di congelatione d’acque, & di terra, che per la crudezza, & freddezza ſua non ſolo congela, & petrifica la terra, ma i ceppi, i rami, & le fronde de gli alberi. & per l’acqua, che riman dentro, non ſi potendo finire di aſciugare, quando elle ſon ſotto l’acqua, vi rimangono i pori della pietra cauati, che pare ſpugnoſa, & buccheraticcia egualmente di dentro, & di fuori. Gli antichi di queſta ſorte pietra fecero le piu mirabili fabriche, & edifici che faceſſero; come ſono i Coliſei, & l’Erario da San Coſmo & Damiano, & molti altri edifici, & ne metteuano ne’ fondamenti delle lor fabriche infinito numero; & lauorandoli non furon molto curioſi di farli finire, ma ſe ne ſeruiuano rusti-



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