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Della Colonna.
A A dirimpetto al uezosetto Palazo de Bartolini per piu ftabile, & fermo ornaméto era di poco né lenza singolare artifizio sta taritta quella antica, & grandissima Colonna d’oriental gra» nito, che dalle Romanc Antroniane trattaera daPio 4. stataa questo glorioso Duca concesla; & dalui(benche con non piccolo dispendio, a Firenze condottaza lei magnanimamente, & per publico dilei decoro fattone ache cortese dono. Sopra cui, e soprail dicuibellislimo Capitello, che di bronzo li come la base sembrava, & chedibronzo uahor facendosi, fu posta, b: nche di terra, madi color di porfido; perche cosi ha elsere, una molto grande, & molto eccellente statua di donna tutta armata cò Iacelatain testazrappresentante per laspada nelladestra, & per Icbilacie nel Ja sinistra mano una incorruttibile, & molto ualorola Giustizia.
Del Canto à Tornaquinci.
UV fatroil sesto Ornamento al Canto de Tornaquinci: & dirà
à | cofa, che incredibile parrebbe a chi ueduta non l’ baucile: per c
ioche questo fu tanto magnifico; tanto pompolo, & con ranta
arte, & grandeza fabricato, che benche congiuntocol super
bishimo Palazo degl: Srrozi, atto a fat parer nulla le grandissìmecose,
& benche in sito al tutto difastrolo, pla ineguale rottura delle strade,
che ui concorrono, & per certi altri inconuenientiz tanta nondimeno fu
P’eccellentia dell’artefice, & con tantaben intesa maniera fu condotto: che
pareva, chetante difficultà per piu ammirabile, & per di maggiore belleza
renderlo a posta concorse ui tuslero, accompagnando lariccheza degl’ornamenryl’alteza
degl’archi, la grandezazdelle Colonne, tutte d’armi, & di trafei
conteste, & le grandi starue, che sopra la cima di tutta la machina torreggiavano
quel bellissimo valazo in guisa; che ciascuno giudicato haurebbe,
che ne quell’ornamento ricercalle altra accompagnatura, che d’un Palazo
tale; zneche a tal Palazo altro ernaméro, chequello li richicdesle, ilche accio»
che maggiormente s’intenda, & per piu chiaramente, & piu distintamente
mostrare in che maniera questo farro fusle, neceslaria cosa è, che da qlii, che
fucr dell’acrefono, ci fia alqui: o perdonato, le a quelli, che di essa fi dilcttauoandie
forse più minutaméte, che lor couencuole né parrebbe descriuen
do la qualità, de siti, & la forma degl’Archi: & queto per. mostrate come
inobili ingegni fanno accomodaregl’ornamenti aluoght, & l’inuentionea
Éticon gratia, & co uagheza. Diremo adunque, che percioche la strada, che
dalla Colonna a Tornaquinci uicne è (come ognun fa) larghislima; & douendoli
quindi quella de Tornabuoni trapaliare: laquale per la sua firetteza
cautava, che gl’occhi di chi ueniva in buona parte neila nò molto 3adornatorre