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diede a fare figure di marmo. Nel che si compiacque e studiò di maniera, che in due anni faceva da sé, come ne fanno fede alcune opere assai buone, che di sua mano sono nella tribuna di San Marco; e la statua d’un Marte maggiore del naturale, che è nella facciata del palazzo publico, la quale statua è in compagnia di tre altre di mano di buoni artefici. Fece ancora nelle stanze del Consiglio de’ Dieci due figure, una di maschio e l’altra di femina, in compagnia d’altre due fatte dal Danese Cataneo, scultore di somma lode, il quale, come si dirà, fu anch’egli discepolo del Sansovino, le quali figure sono per ornamento d’un camino. Fece oltre ciò Pietro tre figure che sono a Santo Antonio, maggiori del vivo e tutte tonde, e sono una Giustizia, una Fortezza e la statua d’un capitano generale dell’armata viniziana, condotte con buona pratica. Fece ancora la statua d’una Iustizia che ha bella attitudine e buon disegno, posta sopra una colonna nella piazza di Murano, et un’altra nella piazza del Rialto di Vinezia, per sostegno di quella pietra dove si fanno i bandi publici, che si chiama il Gobbo di Rialto, le quali opere hanno fatto costui conoscere per bonissimo scultore. In Padova nel Santo fece una Tetide molto bella et un Bacco che prieme un grappol d’uva in una tazza, e questa, la quale fu la più dificile figura che mai facesse e la migliore, morendo lassò a’ suoi figliuoli, che l’hanno ancora in casa per venderla a chi meglio conoscerà e pagherà le fatiche, che in quella fece il loro padre. Fu parimente discepolo di Iacopo, Alessandro Vittoria da Trento, scultore molto eccellente et amicissimo degli studii, il quale con bellissima maniera ha mostro in molte cose che ha fatto, così di stucco, come di marmo, vivezza d’ingegno e bella maniera, e che le sue opere sono da essere tenute in pregio. E di mano di costui sono in Vinezia alla porta principale della libreria di S. Marco due feminone di pietra alte palmi dieci l’una, che sono molto belle, graziose e da esser molto lodate. Ha fatto nel Santo di Padova alla sepoltura Conterina quattro figure: duoi schiavi o vero prigioni con una Fama et una Tetis tutte di pietra; et uno Angiolo piedi dieci alto, il quale è stato posto sopra il campanile del Duomo di Verona, che è molto bella statua; et in Dalmazia mandò pure di pietra quattro Apostoli nel Duomo di Treù, alti cinque piedi l’uno. Fece ancora alcune figure d’argento per la scuola di San Giovanni Evangelista di Vinezia, molto graziose, le quali erano tutte di tondo rilievo, et un San Teodoro d’argento di piedi due, tutto tondo; lavorò di marmo nella cappella Grimana a San Sebastiano due figure, alte tre piedi l’una, et appresso fece una Pietà con due figure di pietra tenute buone, che sono a San Salvadore in Vinezia. Fece un Mercurio al pergamo di palazzo di San Marco, che risponde sopra la piazza, tenuto buona figura. Et a San Francesco della Vigna fece tre figure grandi quanto il naturale, tutte di pietra, molto belle, graziose e ben condotte, Santo Antonio, San Sebastiano e Santo Rocco, e nella chiesa de’ Crocicchieri fece di stucco due figure alte sei piedi l’una, poste all’altare maggiore, molto belle, e della medesima materia fece, come già s’è detto, tutti gli ornamenti che sono nelle volte delle scale nuove del palazzo di San Marco, con vari partimenti di stucchi, dove Batista Franco dipinse poi ne’ vani dove sono le storie, le figure e le grottesche che vi