Pagina:Vasari - Le vite de' piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 3-2, 1568.djvu/452

gli fusse allogata una delle storie minori, che sono sopra le porte, nella sala de’ re nel palazzo di Vaticano, nella quale si portò in modo bene, ch’ella può stare a paragone dell’altre. Ha fatto il medesimo per lo cardinale d’Augusta sette pezzi di storie dipinte sopra tela d’argento, che sono stati tenuti bellissimi in Ispagna, dove sono stati dal detto Cardinale mandati a donare al re Filippo per paramento d’una stanza. Un’altra tela d’argento simile ha dipinto nella medesima maniera, la quale si vede oggi nella chiesa de’ Chietini in Furlì; finalmente essendosi fatto buono e fiero disegnatore, pratico coloritore, copioso ne’ componimenti delle storie e di maniera universale, è stato condotto con buona provisione dal sopra detto Cardinale in Augusta, dove va facendo continuamente opere degne di molta lode. Ma è rarissimo in alcune cose, fra gl’altri di Romagna, Marco da Faenza (che così, e non altrimenti è chiamato) per ciò che è pratico oltre modo nelle cose a fresco, fiero, risoluto e terribile, e massimamente nella pratica e maniera di far grottesche, non avendo in ciò oggi pari né chi alla sua perfezzione aggiunga. Delle costui opere si vede per tutta Roma; et in Fiorenza è di suo mano la maggior parte degl’ornamenti di venti diverse stanze che sono nel palazzo ducale, e le fregiature del palco della sala maggiore di detto palazzo, stato dipinto da Giorgio Vasari, come si dirà a suo luogo pienamente, senzaché gl’ornamenti del principale cortile di detto palazzo fatti per la venuta della reina Giovanna in poco tempo, furono in gran parte condotti dal medesimo. E questo basti di Marco, essendo ancor vivo et in sul più bello d’acquistare et operare. In Parma è oggi appresso al signor duca Ottavio Farnese un pittore detto Miruolo, credo di nazione romagnuolo, il quale, oltre ad alcun’opere fatte in Roma, ha dipinto a fresco molte storie in un palazzetto, che ha fatto fare il detto signor Duca nel castello di Parma, dove sono alcune fontane state condotte con bella grazia da Giovanni Boscoli, scultore da Monte Pulciano; il quale avendo molti anni lavorato di stucchi appresso al Vasari nel palazzo del detto signor duca Cosimo di Fiorenza, si è finalmente condotto a’ servizii del detto signor Duca di Parma con buona provisione, et ha fatto e va facendo continuamente opere degne del suo raro e bellissimo ingegno. Sono parimente nelle medesime città e provincie molti altri eccellenti e nobili artefici, ma perché sono anco giovani, si serberà a più comodo tempo a fare di loro quella onorata menzione, che le loro opere e virtù averanno meritato. E questo è il fine dell’opere dell’abate Primaticcio. Aggiugnerò che essendosi egli fatto ritrarre in disegno di penna da Bartolomeo Passerotto pittore bolognese suo amicissimo, il detto ritratto ci è venuto alle mani e l’avemo nel nostro libro dei disegni di mano di diversi pittori eccellenti.

FINE DELLA VITA DELL’ABATE PRIMATICCIO