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che fa San Gregorio a certi poveri. Nelle quali tutte opere, che molto sono da lodare, è un numero grandissimo di figure, fatte con disegno, studio e diligenza. Di mano del medesimo è una tavola di San Martino, che fu posta nel Duomo di Mantoa, la quale egli lavorò a concorrenza degl’altri suo’ compatrioti, come s’è detto pur ora. E questo sia il fine della vita dell’eccellente Michele San Michele e degl’altri valentuomini veronesi, degni certo d’ogni lode, per l’eccellenza dell’arti e per la molta virtù loro.

FINE DELLA VITA DI MICHELE S. MICHELE ARCHITETTO E D’ALTRI VERONESI