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ingrato per la vita aver dato la morte, et ingegnarsi non participare tale e tanto ineffabile beneficio? La quale ingratitudine, molto più che la corporale passione, dispiace allo eterno Iddio Iesù benedetto: e però con ogni diligenzia dobbiamo ingegnarsi evitare tale mancamento; il quale facilmente fuggiremo, se del nostro signore Dio Iesù santissimo la ineffabile incarnazione, saluberrima dottrina e salutifera passione contempreremo. E benchè da Matteo, Marco, Luca e Giovanni molte cose scritte sieno senza comparazione; come testifica Giovanni, molto più sono quelle che da loro sono state posposte; le quali, perchè infinitissime sono, impossibile sarebbe tutte avere scritte: e perchè Nicodemo, discepolo del nostro piissimo Iesù Cristo, la sua santissima passione scrisse, incominciando la sua istoria poi che condotto fu al palazzo di Pilato; narrando molte cose mirande e degnissime di contemplazione, ed attissime a