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78 | capitolo vi. |
E poi guardate questi predellini. Vi sembrano ben larghi ma questi nascondono dei segreti. Quando correremo sulle nevi sorreggeranno meravigliosamente la nostra casa e le impediranno di affondare.
E guardate sotto che cosa nascondono: delle scatole d’acciaio che contengono incudini, lime, utensili d’ogni genere, i pezzi di ricambio, tutti bene avvolti e classificati.
Che cosa vorreste di più? Io sono convinto di poter raggiungere il Polo.
— Ed io più di voi, signor di Montcalm, — disse lo studente bocciato.
— E voi, Dik?
Il meccanico lo guardo col suo unico occhio, poi disse:
— Io spero di farvi salire perfino sulle cime degli ice-bergs con una simile macchina, signore. Vi assicuro che faremo una bella corsa.
— Toccheremo la Groenlandia, signore? — chiese Walter.
— Sì, ma molto tardi, poichè io conto di passare a ponente dell’immensa baia di Hudson, anche perchè mi hanno riferito, per caso, che il mio rivale passerà invece lungo le rive di levante.
Risparmierà via, questo è certo, ma io preferisco marciare sulle innumerevoli isole che l’Artico racchiude nel suo seno.
Quando avremo raggiunta la terra di Grant, potremo andare a trovare gli esquimesi, se ne troveremo a tale latitudine.
Ora basta: avete veduto abbastanza, quindi possiamo andare a far colazione.
Fra un boccone e l’altro discuteremo sulla via da tenersi, quantunque ormai abbia preso il mio partito, per evitare qualsiasi possibile incontro con mister Torpon.
Venite. —