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i due colpi di coltello 49

girava d’intorno, minacciando di sopprimerlo quando forse meno se l’aspettava.

Era meglio slanciarsi, cercarlo, assalirlo coll’impeto della disperazione, dovesse pure quello scatto riuscire fatale.

— Basta, — aveva mormorato fra sè il canadese. — Non posso più resistere.... la paura mi assale.... agiamo prima che mi privi di tutta la mia energia.... —

Balzò in piedi, mandando un grido di belva ed avventando all’impazzata dei colpi furiosi.

Non si nascondeva più, non voleva più precauzioni: voleva la lotta a qualunque costo.

Al suo grido un altro aveva risposto, non meno rabbioso, non meno feroce e vicinissimo. Anche mister Torpon si trovava nelle medesime condizioni di spirito e cercava di dare o di ricevere la morte.

Per alcuni istanti i due uomini brancolarono nel buio profondo, cercandosi ed avventando sempre colpi, senza sapere dove potessero andare a finire, poi i due corpi, s’incontrarono furiosamente.

Due grida di dolore ruppero bruscamente il silenzio che regnava nella sala, poi si udirono due tonfi.... Erano caduti!... Morti entrambi forse?

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I due partners che avevano origliato dietro alle porte, sussultando al più lieve rumore ed asciugandosi senza posa il sudore che inondava le loro fronti, udendo quelle due grida e quei tonfi, avevano accese le lampade elettriche, poi si erano precipitati nella sala, chiamando angosciosamente:

Mister Torpon!...

— Signor di Montcalm!... —

Due gemiti e qualche bestemmia avevano risposto.

4. E. SALGARI - Una Sfida al Polo.