Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
24 | capitolo ii. |
È un altro colpo della folla inferocita o meglio di un gruppo di audaci americani i quali hanno sfidato valorosamente le mazze dei policemen.
Una barriera di fuoco divide gli assaliti dagli assalitori, barriera che diventa di momento in momento più gigante, poichè dei volonterosi l’alimentano, scaraventandovi in mezzo non più delle bottiglie, ormai esaurite, bensì dei fiasconi pieni di liquori, l’ultima riserva dei bars.
È troppo!... Un’altra volta la legge sta per essere soprafatta da quegli ostinati ed il pericolo è gravissimo poichè policemen, dragoni e cavalli sono inzuppati di gin, di brandy, di wisky e d’altri liquori infiammabilissimi.
I dragoni del 3.° Reggimento della Regina non devono indietreggiare. Non sono dei poliziotti.
Fra i crepitii dell’incendio si odono i comandanti a urlare:
— Armate i moschetti!... —
Quel comando fa l’effetto d’una doccia gelata. I diecimila spettatori lasciano il campo libero alla legge e si scagliano attraverso il turf, scappando, colla velocità di tante lepri, dall’altra uscita.