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i cacciatori della baia di hudson | 211 |
— E quando l’avete veduta quella macchina?
— Quattro giorni fa.
— Avevate attraversato la baia?
— Sì, per cacciare le lontre, e non siamo sbarcati che tre o quattro ore fa, lasciando la nostra scialuppa sulla spiaggia, entro una caverna ove potrà sfidare tutte le nevicate.
— Non poteva essere che l’automobile di quel bisonte di Tarpon, — disse Walter. — Ci si è messo d’impegno anche lui.
— Non poteva fare diversamente, — rispose il canadese. — Ero certo che avrebbe presa la via del Labrador per raggiungere poi gli stabilimenti danesi della Groenlandia.
C’incontreremo al Polo, se riuscirà ad arrivarci.
— Io spero di no, signor Gastone.
— Chi lo sa? Per nostro conto faremo il possibile per giungervi. —
Si rivolse ai due cacciatori i quali aspettavano pazientemente che quel dialogo terminasse, e chiese loro:
— Tornavate verso il forte?
— Sì, signore, — rispose il più attempato dei due. — La stagione della caccia è finita e non sarebbe prudente battere ora le grandi pianure.
Comincia lo svernamento anche pei cacciatori della Compagnia.
— Avete carico?
— Sette pelli di lontra che non varranno meno di mille dollari, signore.
— Quanto distiamo dal forte?
— Una sessantina di miglia.
— Ed i mooses li avete mancati?
— Erano troppo lontani, signore. D’altronde la loro pelle non vale gran che.