Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
la baia di hudson | 119 |
tanti benefici dallo sfortunato esploratore, e tenta di riguadagnare l’Inghilterra.
I suoi sforzi non sono condivisi dai suoi marinai, e la cospirazione, da lunga mano preparata dal Green, il 21 Giugno scoppia.
Il disgraziato Hudson viene calato in una scialuppa insieme a tutti gli ammalati che si trovavano a bordo, con viveri per qualche giorno, un fucile e poche munizioni, ed abbandonato fra i ghiacci galleggianti.
— Ah!... Canaglie!... — esclamo lo studente. — E che cosa accadde di quei disgraziati?
— Quello che doveva fatalmente accadere: morirono tutti di fame e di freddo, almeno così si suppone, poichè nè di Hudson nè dei compagni che aveva nella scialuppa più mai si ebbero notizie.
— E quel furfante di Green?
— Non godette a lungo il frutto della sua vigliacca azione, che privava la marina inglese d’uno dei suoi più grandi esploratori.
Venuto a questione con una tribù di esquimesi del Labrador, fu massacrato e probabilmente anche mangiato.
La nave, dopo una infinità di disgrazie ed i suoi ultimi marinai, costretti a cibarsi di candele, di pezzi di pelle bollita e di ossa d’animali triturate per formare una specie di pane, giungevano finalmente alla baia di Galway, nell’Irlanda.
— Avrebbero dovuto appiccarli tutti!...
— Mentre pare che così non sia avvenuto, — rispose il canadese. — Ecco la baia: vediamo se possiamo fucilare delle foche o qualche morsa. —