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presentano qualche volta altipiani che vennero profondamente intagliati dal torrente, e raccomando alle tue diligenti osservazioni certe roccie rotondate a mezza valle, che ci ricordavano le roccie montone e le traccie degli antichi ghiacciai.

In fatto di botanica ti dirà il conte S. Robert, che è botanico di molta vaglia, e che ha per giunta attentamente e lungamente erborizzato attorno al Monviso, quanto ci sia di particolare in queste vallate. Come estraneo a questa scienza, soltanto ti dirò come la valle della Varaita sia una delle valli alpine che il viaggiatore percorre con maggior piacere. Infatti se il suo fondo venne recentemente depauperato dei noci colossali di cui andava altero, esso è tuttavia quasi ovunque verdeggiante di prati perennemente irrigati dalle acque della Varaita e dei torrenti laterali. La costa settentrionale è meno doviziosa di vegetazione, perchè i cereali vi sono coltivati fino a grande altezza, ma il fianco meridionale è ricco di bellissime foreste di larici, le quali danno alla valle un aspetto verdeggiante fatto a bella posta per riposare l’occhio stanco dall’aridità, che oggi travaglia l’Italia settentrionale.

Fra le particolarità, che per la loro frequenza e la loro mole attraevano la mia atten-