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dove, sinchè non siano attuati alcuni provvedimenti di recente ordinati dall’Accademia appunto coll’intento di coadiuvare le determinazioni barometriche fatte nelle montagne, non si fanno che tre osservazioni al giorno. Dalle quali due cause conseguono divarii abbastanza ragguardevoli, come dimostrano le determinazioni dell’altezza del Monviso fatta dal Mathews. Infatti quella che derivò dal paragone colle osservazioni fatte a Ginevra fu di 3909 metri, e quella derivata dal paragone colle osservazioni del Gran San Bernardo fu di 3844 metri, cioè 65 metri meno.
Ed è perciò che creammo una stazione barometrica intermedia in Verzuolo, lasciando ivi il barometro S. Robert, ed incaricando di osservarlo ogni due ore un diligente studente di matematica, il sig. Melchiorre Pulciano.
Si era anzitutto determinata l’altezza di questa stazione mediante la seguente serie di osservazioni fatte nelle ore in cui si osserva alla specola di Torino. Ammettendo quindi che l’altezza del barometro di Torino sia di metri 285 al dissopra del livello del mare, e che l’errore del barometro che si osservava (era il barometro Gastaldi) fosse quello che sopra si indicò, si trovano colle tavole dell’Annuaire du bureau des longitudes le seguenti altezze: