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capitolo ottavo. 139

condo il suo solito. Quanto a Bellino, così giucchino com’era, ebbe soltanto un successo di leggiadria, per il candore di neve della sua veste e per gli occhietti che parevano di rubino.

Quella che a dirittura sedusse il piccolo Delpiano fu la Ninì.

Appena egli la vide, fu preso da una tenerezza particolare per una topina così naturalmente malinconica.

— O ch’è malata? — domandò con premura.

— No, no; — assicurarono i ragazzi Sernici, carezzando la Ninì — sta benissimo; ma non ruzza mai e non bacia mai nessuno. È stata sempre come la vedi, da quando è nata. ―

Vittorio badava a pigliarla in mano, a tenersela accosto alla bocca, a susurrarle tante parole tenere.

E finì col dire: ― Ne avete troppi de’ to-