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Maurizio Codogno | 13 |
§3 Entra in scena David Foster Wallace. Tecnicamente era laureato in letteratura inglese e in filosofia. La sua tesi in questo secondo campo era di logica formale, che come dicevo sopra più che parte della filosofia classica è ormai un ramo molto teorico della matematica. Detto così, si potrebbe pensare che in fin dei conti DFW fosse anche un matematico: ma la realtà è che la logica formale non solo non è vista come “vera” matematica dalla gente comune, ma non lo è nemmeno da buona parte dei matematici stessi!1Niente da fare: non possiamo appiccicargli quell’etichetta, né d’altra parte DFW si è mai definito tale. Lui era un appassionato della matematica, che riteneva una delle cose divertenti create dall’umanità, ma anche una delle sue imprese più significative;2 non un matematico. Nell’unico esame
- ↑ Può sembrare strano a chi non è addetto ai lavori, ma la matematica moderna è così ampia che nessuno può dire di conoscerla tutta, o anche solo di avere un’idea di tutti i suoi sottocampi. A seconda della definizione che si dà, l’ultimo “matematico totale” è stato Carl Friedrich Gauss, Jules-Henri Poincaré, John (Johann? János?) von Neumann oppure Terence Tao (però in quest’ultimo caso avremmo un matematico totale ancora vivente!)
- ↑ Non entro nella diatriba se la matematica esista per conto suo, come affermano i platonisti, sia semplicemente un gioco con un certo insieme di regole, come