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DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE.

» poco appresso morì ’. » - Il termine àel priorato di Dante spirò a mezzo ag isto del 1300. Quel « subito » di Leonardo, viene corretto dal vecchio Villani che narrava ciò che vedeva: « Questa parte (de’ Ghibellini) vi stette meno a’ confini , che » furono revocati per lo infermo luogo; e tornonne malato » Guido Cavalcanti; onde mori*. » Ou do dunqne non rivide Firen7e se non verso l’autunno; e le parole - È co’ vivi an^ cor congiunto — nel decimo ÓlììW Inferno t’ ad utano che non sopravvisse a quell’anno, o di poco. Il Poeta s’ ode pronosti- care da Farinata 1’ esilio, e q elle battaglie de’ fuorusciti mal combattute nel 1304 per impazienza di rientrare in Firenze; ’

Ma non cinquanta volte fla raccesa La f;ic^i I della 1onna che qui regge, Che tu saprai quanto quell’arte pesa* *

perciò si pensava che qusindo le umane sorti stavano vicine per accadere , tanto j iù fossero conosciute dalle ombre. Ma udendosi interrogare intomo a fatti o recenti o imminenti, rav- vedesi; e duolsi di avere lasciato ignorare al vecchio Caval- canti che il suo figlio viveva. Il che al tempo della visione era vero. Adunque, lachè le anime cieche jer riecreto d vino agli evenH miturati del t’mjo, e presaghe certissime de’lon- tani, sapevan > tutto quanto avverrebbe fra cinquanta mesi, e nulla di Guido, la sua m^rte non poteva essere lontana che di dieci mesi o -lodici, a -lir assai, dalla primavera dell’anno 1300, quando il Poeta fingeva il suo misterioso jeHegrinaggio.

CXL. Intorno alla data della visione s’agg.i ano le cose tutte quante

Venute e le vegnenti, e le venture,

affollate e nondimeno distinte con armonia precisa di tempi per entro il Poema; ma confuse e ingannevoli . a chi segui- tando i voli larghissimi e rapidi e talor vorticosi della fantasia i del Poeta, non tien^ gli occhi intenti perpetuamente , come a stella p:)laie, a quell’unica data del a visione Così, oltre «gli esempi de’ minori critici, il Tiraboschi e il grandissimo Bavle imaginarono che il verso:

Il suo nato è co’ vivi ancor congiunto*

fosse scritto innanzi alla morte di Guido e all’esilio di Dante in un canto, dal quale escono predizioni puntualmente avve- ratesi dopo quattr’anni. La osservazione diligentissima della


1 Vitxi di Danle, paj?. xni,

2 Croniche, Ut). Vili, 41.

3 Oui «iit’tio, se7. LXXX, segff. . . ^ « .

4 Inferno, X, 7^-81, ove per la regina del mondo sotterraneo mlende Ecate^ e, al mondo antico, la Luna.


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