Pagina:Ultime lettere di Jacopo Ortis.djvu/295

SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE. 293

del padre suo lìGlVInferno, per nuova sentenza della più ce- lebre fra le Accademie d’ Italia. Ma non altra è la sorte d’ogni qualunque adunanza protetta da’piincipi, costrette tutte a se- dere, ascoltare, approvare, stampare ogni inezia per obbligo di istituto: e per lo più a beneficio de’ loro presidenti deputati a fregiare dell’Augusto nome delle Altezze Imperiali e Reali del loro t^igno^e, i loro Atti. Questi ultimi della Crusca si com- pilarono per ciò solo che ragion voleva che l’Accademia mvta non rimanesse sotto gli auspicj di così alto Patrocinio, per non meritarsi la rampogna di neghittosa ’.

Non vidts quanto celebretur sportula fumo f

CXXXIX. Un discendente di Guido Cavalcanti, pubblican- done le rime note ed inedite, e alcune apertamente non sue ’ apponevasi indovinando; - « doversi stabilire 1’ epoca della sua » morte circa la fine dell’anno I30iJ *. » Ricordami eh’ io mi esibiva all’editore dottissimo di additargli nelle parole di Dante una data libera al tutto di congetture. Se non che verso quei giorni mi avvenne di partirmi da Firenze, e poi dall’Italia; e solamente oggi, dopo undici anni, trovo occasione di sdebi- tarmi della promessa. Le anime dannate parlando al Poeta prevedono l’avvenire lontano; e quanto più gli eventi s’ ap- pressano, tanto men li distinguono; e quando si fanno presenti, e allora gli ignorano come se non gli avessero mai preveduti, e ne chiedono a Dante impazienti di risaperli. Quanti vantaggi ^’ apparecchiasse da questa idea sua tutta, semplicissima in- sieme e ammirabile, vedrai fra non molto. Qui nota eh’ ei non incomincia ad accorgersi dell’ antivedenza delle ombre nelle cose future e della loro cecità nelle prossime, se non quando importavagli d’introdurre nel Poema il nome di Guido che doveva avere la morte alle spalle, poscia che all’ombra del padre suo non era più dato di prevederla. Dante nell’ aprile gli annunzia che il suo figlio viveva; ed era l’anno del prio- rato di Dante, e gli uomini principali delle due sètte furono rimossi a’ confini. Se non che « subito » a Guido Cavalcanti ed a’ Ghibellini fu conceduto di ritornarsi; il che raggravò r invidia fra le fazioni, e i sospetti contro di Dante : e perciò ne’ documenti trascritti da Leonardo Aretino, risponde -« che » quando quelli furono rivocati, esso era fuori dell’ufficio del » Priorato, e che a lui non si debba imputare. Più dice , che » la ritornata loro fu per l’ infermità e morte di Guido Ca- » valcantii il quale ammalò a Serezzana per l’aere cattiva, e


4 Dedicatoria del Prt’sidenle dell’Accademia al Granduca.

2 Vodi in questa edizione (Rolandi. Brussellej le illustrazioni al canto X del- l’Inferno.

3 CicciapoTci , Memorie della vUa e delle opere di Guido CavalcanU • innanzi alle flime, pog, x-i» l’irenzc, 1813»


294