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SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE. 245

ravasi di necessità co’ suoi figli sotto il patrocinio potente de’ Donati ’, forse gli parve rea della colpa d’obbligare il ma- rito anche alla gratitudine verso de’ suoi peggiori nemici.

XCVII. A questa, fra mille e più delle presunzioni che po- trebbero addursi, s’acquietino gli eruditi avversar] di madonna Gemma, a’ quali importa di raccontare perchè Dante non volle mai consentire ch’ella lo seguitasse. Kare volte le dissensioni domestiche non sono esacerbate fra il sangue delle civili. Milton perchè promoveva i diritti del Parlamento , fu abbandonato dalla sua moglie indotta da’ parenti di lei che aderivano a Carlo I *. Ma dove pur si potesse sospettare altrettanto della moglie di Dante ; e ch’ella disamasse gli Alighieri, e favorisse i Donati; e fosse di anima guelfa; e di costumi scorretti, o inamabili; e colpe altre parecchie e diverse; forse che noi ne Siam certi? abbiamo noi testimonio veruno? Il Boccaccio, che della infelicità conjugale di Dante confessa di scrivere indo- vinando, loda la carità della donna a nutrirgli i suoi figliuo- letti, e l’afferma storicamente ^. Frattanto gli scrittori di secolo in secolo, e di paese in paese corrono un dietro l’altro a cal- pestare la madre della famiglia di Dante. Oltre a’ tanti, adu- nati (Sull’Ercole della letteratura "• si che cozzino fra loro nelle stalle d’Augea a soddisfare a lor agio alla necessità dell’umano gregge , e più manifesta ne’ letterati , di agitarsi eternamente maligno e credulo a «un’ora e bugiardo, - oltre all’Accademico Bresciano recente, e certi altri in Toscana nel secolo addietro *, — ogiri il migliore fra’ traduttori della Divina Commedia^ al- lega il verso

— La fera moglie più ch’altro mi nuoce, —

quasi che uscisse a Dante dal cuore per amarissima ricordanza delle sue nozze malarrivate ®. Ma quelle sono parole dello scia- gurato che a scemarsi l’infamia del consorzio nefando co’ gio- vani, allega la ritrosia della moglie;’ — e l’associarle a’ sen- timenti di Dante contamina di brutture la sua memoria. Cosi


1 Roccaccio, Commento, voi. II, pnp;. 67.

2 Todd, Account of the Life and ivritings of Milton, pagg 49-57.

3 Qui di»nro, pag. 265.

4 Bayle, Dizionario critico, art. cit.

5 Arici, Vita di Dante, fra le altre degli ilUistri Italiani stampata in Brescia in-.4. — Magazzino Toscano, voi I, Vita di Dante Livorno, 1754. ’

6 « The violence of her temper proved a source of the bi’t’Mest sulTe- » ring to him; and in that passage of the Inferno, where one of the charac- » tcrs says,

Me, mv wife Of savage temper, more than aguht beside, Hath to this evil broughl.

» his own coniugai unhappiness must have recnrred forcibiy to his mind, » Cary; The vision of Dante, voi. J, pag. 6, London, i819.

7 Inferno, XVI, 43-45.


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