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DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE.

canti della Commedia fossero stati noti prima che Dante mo- risse, 1 Cardinali Legati non avrebbero indugiato la vendetta che poi minacciarono alle sue ceneri’. Ma senza anche Tira congiurata di monarchi e pontefici, quei frati di san Francesco e di san Domenico, « quasi tutti » accusati nella Commedia — « d’orgoglio, d’avidità e di diabolica ipocrisia; venditori di » perdonanze, e d’assoluzioni, e d’imposture alla plebe che pa- » gavali ad ingrassarli da porci; predicatori di ciance e d’eresie, » dettate non dallo Spirito Santo, ma dal Demonio che anni- » davano nel cappuccio * » - erano pur nondimeno gì’ Inqui- sitori dell’eretica pravità. Esercitavano giurisdizione arbitraria, assoluta; non dipendente da’ magistrati o da’ principi o dagli statuti della città; invigilata a pena da" Vescovi, molti de’ quali, non dissimili dal Patriarca dell’ erudito editore del codice Friu- lano, né da un altro prete cortese di Dante, parteggiavano nelle fazioni a trucidare la gente col pastoiale:

Troppo sarebbe larga la bigoncia, Che ricevesse il sangue Ferrarese, E stanco, chi ’l pesasse ad oncia ad oncia,

Che donerà questo Prete cortese, Per mostrarsi di parte : e colai doni Conformi lìeno al viver del paese ’.

Si fatte carnificine facevano veci di sante solennità e di drammi teatrali alla plebe. Né, a dirne il vero, alla razza umana, che a sentire pienamente la vita ha bisogno di forti emozioni, pare che rincrescano i supplizj crudeli ; e quando puniscono indi- vidui superbi del loro sapere, compiacciono alla invidia popo- lare e alla venerazione della religione ad un tempo. Il grati- ficarne più meno la moltitudine, che non è mai dissimile da sé stessa in verun angolo delhi terra , sta sempre negli inte- ressi diversi di chi la governa. Non ammolliti costumi , non opinioni illuminate possono mai contro dottrine e pratiche ne- cessarie alla costituzione ingenita d’ ogni Teocrazia. Al Tira- boschi, perché giustificò la memoria di Cecco d’Ascoli, fu fatto intendere dal padre Inquisitore del Vaticano, « che non s’ ha » da attribuire a motivi umani ciò che ne’ tribunali ecclesia- » stici ’può ragionevolmente essere riputato effetto di zelo*. » Cecco fu accusato d’astrologia per non so quale astio privato in Bo- logna; e si partì prosciolto dall’ Inquisitore domenicano : ma poco dopo un Vescovo, stato francescano, lo fece ardere vivo da un Inquisitore francescano in Firenze ". Il che dal Mazzu-


1 Vedi dietro, sez. XIII.

2 Paradiso, XI, 124 139; ivi, XII, 112125; ivi, XXIX, 94-126.

3 Paradiso, IX, 55-61).

4 Annotazioni del Maestro del Sacro Palazzo alla Storia del Tiraboschi, vo- lume V, pag. 80, edizione di Roma; e le risposte, voi. Vili, pag. 634 segg, edizione di Pisa.

6 Villani, lib. X, 39-40.