Pagina:Ultime lettere di Jacopo Ortis.djvu/156

154 discorso sul testo del poema di dante.

1312 sacrificò i Templarj e le loro ricchezze al suo protettore» Adunque l’allusione alle simonie di Clemente V, e al macello de’ Templarj, dev’essere stata inserita da Dante nel canto decimonono della prima Cantica, cinque anni e più dopo l’epoca nella quale il dottissimo Inglese la dà per finita. Or il poeta dopo altri cinque anni non poteva egli aggiungere similmente nel primo canto que’ versi che alludono alle vittorie di Cane della Scala? Questo nuovo commentatore merita gratitudine dagli Italiani, e lode da tutti, perch’ei studiò infaticabile; e stando a lunga dimora in Toscana, esplorò codici e librerie, raffrontò date, scrittori ed aneddoti; e bench’ei s’inganni assai volte intorno a gradi di fede ch’ei nega o concede agli autori, ei raduna assai numero di notizie, e le sue opinioni arrischiate da non reggere sempre all’esame, sono nuove talvolta ed acute. Se non che forse la prolissità dell’opera sconforterà molti dal leggerla, e l’autore dal proseguirla.

XXI. Le epoche dell’incommciamento del progresso e del termine del lavoro di Dante sono indagate da tutti, principalmente nell'allusione a Cane della Scala, perchè traluce più d’una volta, or qua or là, dal Poema: e negli ultimi versi del Purgatorio esce bizzarra dalle parole un cinquecento e dieci e cinque; con le quali il poeta, non che dissimulare d’essersi industriato di congegnare stranamente un enigma, t’insegna a dito la guisa d’indovinarlo. Però tutti quanti consentono a ritrovare le tre sigle numeriche de’ Romani dxv, e l’anagramma dvx, e il significato latino di Capitano, e il titolo al quale la lega de’ Ghibellini assunse il Signore di Verona. Or un Accademico della Crusca, grammatico insieme e geometra, dettò una lezione a fine — Che la Sfinge Dantesca parli in convenevol maniera1. — E procedendo per anni e mesi e giorni con gli annali alla mano, argomenta, che non fu Duca lo Scala se non undici anni avanti della sua morte, e, vale a dire nel trentesimo anno dell’età sua, ossia nel decimosesto di dicembre dell’anno millesimo trecentesimo decimo ottavo, quando cioè l’Alighieri, che morì nel millesimo trecentesimo vigesimo primo, aveva di qualche anno finita la sua Commedia ed erasi ricoverato in Ravenna. Ma per ciò che Cane della Scala, innanzi d’essere Capitano de’ Ghibellini, era a ogni modo uno de’ primi fra’ Signori delle città Lombarde, l’enigma va sciolto, non più in sigle romane; ma da cifre usuali 515. E qui ti narra come le cifre Arabe dell’aritmetica Indiana eransi di già introdotte in Italia circa ad un secolo addietro rimpetto a Dante; — e come ne’ codici delle illustri biblioteche, e nella storia delle matematiche la cifra del numero 5 assomigliasi alla figura dell’alfabetica s, conformata come la gotica, o per dir meglio tedesca riprodotta nel rond de’ Francesi: — per via di sì fatte eleganze algebraiche

  1. Lezione di Pietro Ferroni, detta nell’adunanza del dì 8 febbrajo 1814. Atti dell’Imperiale e Reale Accademia della Crusca, tom. 1, pagg. 130-134.