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affinche detto spazio frà loro abbia capacità d’accogliere entro a se una scala portatile, di cui si serve l’Uccellatore per arrivare alla sommità della rete, e riscuoterne dalla medesima gli presi augelli. Queste piante con tal circuito regolare doppiamente disposte, e cresciute all’altezza d’otto e più braccia si curvano nelle loro cime, quali scambievolmente piegate al disopra, ed insieme avvinte formino in guisa di travi frondosi una verde coperta sopra la vacuità frapposta d’ambi i cerchj, la quale coperta in lingua nostra chiamasi Cigalerio. Gli rami puoi di quelle piante s’attorcigliano, e s’attraversano per fianco, co’ quali s’abbraccia una pianta coll’altra del loro proprio cerchio esteriore ò interiore, che sia, e così vicendevolmente legati, ed attorti insieme rendano bensì tutta fronzuta respettivamente l’una e l’altra spalliera de’ cerchj, acciocche la ragna, che pende dall’alto affissa a rampini di ferro fitti nel cigalerio frà lo spazio dell’uno, ed altro circolo non sia dagl’augelli veduta, e frà la loro verdura s’asconda. Non debbono però gli rami essere tanto folti, e spessi, che non abbiano l’intervallo frà loro almen d’un braccio, e più, affineche gli uccelli, che si poggiano nel Roccolo sbarratati, e sborriti, ò come diciamo noi, sborrati, abbiano frà quella intrecciatura de rami aperto l’adito alla ragna, all’incontro della quale sono dallo sborratore impetuosamente cacciati. Lo sborratore in lingua nostra è un legnetto, che ha la fi-


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