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legato in eminente mostra ad una lieva di bacchetta frà due altre piegate in arco, sù le quali volando alternamente rimbalza, si prendono per lo più a volo co’ lo sborratore abbassati in atto di appoggiarsi. Gli Beccafichi poi, ed altri uccelli Sepajuoli hanno l’esca ignota, perciò non durano ne’ serbatoj. Li Fringuelli nidiaci del Luglio, e dell’Agosto, che s’allevano, riescono buoni cantori, se campano; e s’accecano un anno per l’altro, come si fà pure co’ gl’altri uccelli, cioè Tordi, Merli, ed altri più piccoli del becco grosso. Tutti si pongono in muda nel mese di Maggio, e la mudazione loro si compie in fine d’Agosto. Il Cuculo, che nel Settembre s’ingrassa segate le stoppie da campi, ed il Guaime, che fien corto si chiama, da prati, e di carne assai dilicata, e di passata talvolta co’ le reti si piglia. Le Beccasse pure, e Pernici, e Cotornici nelle Passate passaggiere s’arrestano.

L’Uccellatore per fine debbe avere buon occhio, acuto orecchio, mano pronta, lingua muta, piede fermo, ed alle volte sollecito, e spacciato, paziente speranza, non soverchia avidità. La soverchia avidità di prendere un augello fà talvolta, che ne sbarraglj uno grosso stuolo, che d’avvicino se ’n viene. La mano lenta allo sborratore, ed alla lunga de zimbelli, e della Coccoveggia fà, che talvolta non sia in tempo di raggiugnere una torma d’augelli, che abbassati rasendo il Roccolo altrove passa-


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