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— Oh! io resterò sempre ragazza, — bisbigliò Valeria — sono incredula, diffidente... d’altronde non c’è stato mai nessuno che mi volesse realmente bene...

— Tra quelli che ti cercano, pochi sono sinceri, lo credo anch’io — continuò la marchesa — ma l’amore vero è timido, dubbioso e fiero, e spesso si nasconde. Non so perchè mi sia fitto in testa che in queste stanze, perduto tra la folla, vi sia un giovane che t’adora, un giovane venuto unicamente per te... per vederti, per ammirarti in silenzio.

Non porta un nome illustre, ma è presso ad illustrarlo: il suo forte ingegno, il suo cuore impareggiabile valgono più delle ricchezze... e poi, anzi tutto, capisci, è un carattere, è un uomo nel vero senso della parola!..

— Non sapre a chi tu possa alludere... disse Valéria senza turbarsi affatto.

— No?.. proprio? non ti sei mai accorta di nulla? guarda...

E mentre passavano insieme da un salotto, le additò Stefanis che centemplava, meditabondo, una grande azalea fiorita.

Egli si scosse all’apparire delle due giovani, così seducenti, nella bella e diversa freschezza dei loro vent’anni, ma si sarebbe contentato d’un inchino, se la marchesa, fermandosi destramente dinanzi a lui, non gli avesse chiesto col suo fare cortese:

— Perchè così pensieroso, dottore?

— Io pensieroso? — balbettò il giovane, mutando un poco colore — s’inganna signora, osservavo questa pianta, facevo dei riflessi sulla respirazione.

— Troppo gravi, mi pare... E perchè non ballate? Se a me il ballo non fosse vietato, mi prenderei l’impegno di farvi desistere da questi propositi.

— Mi riterrei ben fortunato, marchesa, ma in verità è troppo tempo ch'io...

— Tutte scuse, mio buon dottore. Non posate da vecchio, per carità.

— Ecco qui una mia carissima amica che accetterà volentieri la parte di tentatrice. Non è vero Valeria?

La fanciulla sorrise, e Stefanis si limitò a fare un inchino ritraendosi, un poco, affinchè le due signore potessero passare per recarsi al buffet.

— Ma non sai ch’egli si studia d’evitarmi? — disse Valeria.

— È innamorato... — rispose Bianca, — non hai visto come s’era alterato in volto, com’era confuso?..

— Come puoi aver concepito questa stranissima idea? ..

— Intuito di donna — conchiuse silenziosamente la marchesa.

Valdusa, che non era lontano, avendo intese queste parole, s’appressò subito e disse: