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la fanciulla straniera 41


— Mio figlio era poc’anzi con te nella biblioteca.

— Sì zia.

— Non capisco lo scopo di questi segreti colloqui. Aveva qualche cosa a confidarti?

— Può darsi. Del resto, ciò è avvenuto rare volte e non per mia volontà. A me non sembra sconveniente. In Germania le usanze sono diverse.

— Sarà, ma noi, grazie a Dio, siamo in Italia. Me ne rincresce per Dorabella e Malvina.

Anna pensò alle confidenze delle sue cugine e alla loro dubbia riservatezza e un vago sorriso le sfiorò le smorte labbra. Nondimeno rispose con calma:

— È giusto ch’io non abusi della sua cortese ospitalità, trasgredendo a un sì espresso desiderio.

— Parai molto bene, Anna.

Poche, per sè insignificanti parole, ma sature di veleno. La fanciulla non vi badò e riprese con apparente pacatezza:

— Ho deciso di partire fra due giorni. Venivo appunto a parteciparle questo mio divisamento.

— Parti? — esclamò donna Ortensia, mutando viso e accento — perchè?

— Il lavoro m’aspetta e troppo tempo ho indugiato, senza accorgermi. I miei amici stessi mi esortano al ritorno.

— Me ne rincresce assai, cara figliola...; d’altronde se la tua carriera lo esige, non so che dire... — rispose donna Ortensia per non rivelare, nè compromettere la sua immensa soddisfazione.

— Dispiace anche a me, zia, ma mi rimangono dei ricordi indelebili, oh quanti diversi ricordi! — disse Anna senza reprimere la propria amarezza.

— Sono stata un po’... subitanea con te poc’anzi e lo deploro... — concluse donna Ortensia, che quella felice soluzione rendeva perfino suscettibile al pentimento.

La fanciulla non rispose, ma s’occupò di Malvina ch’era sopravvenuta e che si scioglieva in lagrime al pensiero di separarsi da lei.

Poi, com’era giorno di ricevimento per casa de’ Kosas, Anna espresse il desiderio d’uscire.. Aveva bisogno di respirare inosservata, di raccogliere le proprie forze nella solitudine.

Le pareva ancor sempre che Decio dovesse cercarla, dovesse dirle con quella voce calda, fremente di passione: io vivevo nell’errore, lo vedo; l’amor mio era chiuso in una rete di vecchie idee e si è liberato. Io desidero che tu assecondi le tue invinci-